Una "legge shock" sulla
rigenerazione urbana, che sia "immediatamente precettiva"
nell'ottica di rendere "più conveniente recuperare l'esistente
che costruire da zero": a questo sta lavorando la Regione
Lombardia, che conta di adottare la nuova norma entro l'estate.
A illustrare le linee guida della nuova normativa è stato
l'assessore lombardo al Territorio Pietro Foroni al convegno "La
Lombardia del futuro" organizzato del Pd a Palazzo Pirelli.
"La rigenerazione urbana è l'altra faccia della lotta al
consumo di suolo. Nell'ambito delle competenze regionali,
l'approccio è quello di fare una legge shock, nel rispetto degli
enti locali ma con effetti immediati" ha spiegato Foroni.
"Recuperare l'esistente - ha detto l'assessore - deve costare di
meno in termini di oneri di urbanizzazione e di costi di
costruzione ma significa anche avere una serie di ulteriori
incentivi, come bonus volumetrici o permessi in deroga. In
questa direzione la Regione farà la sua parte ma i Comuni
dovranno fare la loro". Presente al dibattito anche l'assessore
all'Urbanistica del Comune di Milano, Pierfrancesco Maran,
secondo cui la nuova legge "dovrà essere coerente con gli altri
piani di sviluppo e indicare dove la Regione Lombardia andrà a
mettere le risorse per sostituire gli oneri di urbanizzazione
che non verranno introitati".
"C'è la piena disponibilità del Comune di Milano a lavorare
con Regione per arrivare a una legge efficace" ha assicurato
l'assessore milanese, ma "patti chiari e amicizia lunga: se
diventa un modo per far passare dall'alto quello che noi non
abbiamo previsto nel nostro Pgt, non sarà né il Comune né la
Regione a decidere cosa si può fare, ma la Corte
Costituzionale".
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