L'undicesima legislatura della
Lombardia sarà quella "dell'autonomia" e i consiglieri regionali
appena eletti devono avere l'ambizione "di essere ricordati come
quelli che hanno fatto la storia". Alessandro Fermi, appena
eletto presidente del Consiglio regionale, cioè "della terza
assemblea legislativa più importante d'Italia" lo ha detto nel
suo discorso in aula e lo ha poi ripetuto in conferenza stampa.
E il Consiglio dovrà avere un ruolo "fondamentale" anche
perché è "un organo" con pari dignità rispetto a giunta e
governatore. La sottolineatura non vuole essere polemica, e
infatti Fermi subito ha ricordato che il nuovo presidente
Attilio Fontana, per sei anni ha guidato anche il consiglio
regionale. Però è un invito a un lavoro "concreto" e con "un
unico riferimento che sono i cittadini".
"Bisogna dare il giusto spazio al Consiglio regionale - ha
osservato il vicepresidente Carlo Borghetti (Pd) - e questo sarà
il nostro ruolo".
Con maggiori competenze la Regione avrà maggiori risorse e
"crediamo di avere la possibilità di gestirle meglio. Questa -
ha sintetizzato Fermi - è il grande obiettivo della
legislatura".
Ed è anche, ha aggiunto la vicepresidente (ed ex assessore)
Francesca Brianza, "il filo conduttore che unisce la decima e
l'undicesima legislatura.
Grazie al referendum "l'autonomia è un mandato che ci hanno
dato i cittadini ma - ha ammonito il segretario dell'ufficio di
presidenza Giovanni Malanchini, responsabile Enti locali della
Lega è importante che non si trasformi in un nuovo tipo di
centralismo" in cui "si decide tutto in due palazzi di vetro a
Milano".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA