Le commissioni Territorio e Ambiente
del Consiglio regionale della Lombardia si sono riunite in
seduta congiunta, per alcune audizioni sul regolamento in
discussione che introduce i criteri e le modalità per il
rispetto del principio dell'invarianza idraulica e idrologica.
Secondo questo principio le portate delle acque fluviali,
scaricate dalle aree urbanizzate nei loro bacini naturali o
artificiali di valle, non possono essere maggiori rispetto a
quelle già scaricate prima degli interventi di urbanizzazione.
Si intendono come tali gli interventi edilizi legati a nuove
costruzioni, compresi gli ampliamenti, gli interventi di
demolizione e ricostruzione di edifici esistenti e le
ristrutturazioni urbanistiche che comportano un ampliamento
della superficie edificata esistente. Sono considerati anche gli
interventi su infrastrutture stradali e autostradali e sui
parcheggi, siano essi già esistenti che di nuova realizzazione.
I nuovi criteri non si applicano invece alle acque che
confluiscono nella rete fognaria, il cui deflusso è disciplinato
dal Programma di tutela e uso delle acque.
In audizione sono intervenuti oggi i rappresentanti di Anci
Lombardia, Ance, Urbim, Utilitalia, Ordine regionale dei
geologi, Ordine degli ingegneri della provincia di Milano,
Legambiente, Wwf e Confservizi Cispel. Sul provvedimento, di cui
è relatore il capogruppo di Fratelli d'Italia, Riccardo De
Corato, la commissione esprimerà il proprio parere nella seduta
del 12 ottobre.
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