(di Gioia Giudici)
Di persone, al Carroponte, che con
le sue volte d'acciaio domina il parco archeologico industriale
dell'ex Breda Siderurgica di Sesto San Giovanni, alle porte di
Milano, ce ne starebbero 9500 ma con le limitazioni anti covid
per gli eventi all'aperto è possibile farne entrare solo 1000 a
sera: non uno, quindi, ma due, tre concerti per artista nella
stagione che si apre l'11 giugno, per sfamare la voglia di live
e per far ripartire un settore fermo da un anno.
Così Tiziana Seregni, a capo di Hub Factory - agenzia che
gestisce lo spazio dei grandi live estivi milanesi e ha
organizzato eventi come il Rock in Idro - racconta all'ANSA la
voglia e la difficoltà di tornare ai concerti dal vivo. "La
ripresa dei live in una struttura grande come quella del
Carroponte, con i suoi 12mila mq - spiega Seregni - nasce dalla
forte volontà di dare un segnale al settore, che è necessario
fare ripartire". Con le limitazioni legate al Covid, "i costi
lievitano ma per noi - sottolinea la promoter - era importante
dare un segnale ed è positivo che in questo momento il nostro
settore si sia compattato: le strutture e gli artisti hanno
tutti rivisto le loro economie pur di portare un progetto di
concretezza su una città come Milano, che chiede una risposta
dal punto di vista musicale". Detto in soldoni, "tutti si sono
ridotti il cachet, oggi più che mai - sottolinea Seregni - il
nostro è un lavoro di squadra perché se non ripartiamo
quest'anno è un disastro".
Ad aprire la stagione live del Carroponte Emma Marrone, che
si esibirà per tre sere di fila, il 23, 24 e 25 giugno, ma non è
escluso che aggiunga un'altra data, come ha appena fatto Mecna,
il cui concerto del primo luglio è andato sold out in un lampo.
A luglio saranno di scena - tra i nomi già confermati - Motta,
Piero Pelù, i Coma Cose e La rappresentante di lista. A
settembre, Max Gazzè, gli Extraliscio, Van de Sfroos e gli Zen
Circus. Tutti pronti ad aggiungere una seconda e anche una terza
data, sempre con la speranza di tornare a esibirsi con meno
limitazioni di quelle di oggi.
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