Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Lastra con fossili del Cretaceo restituita al Libano

Lastra con fossili del Cretaceo restituita al Libano

Indagine dei carabinieri per la tutela del patrimonio

ROMA, 11 maggio 2021, 15:50

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Una lastra contenente tredici pesci fossili (Diplomystus), risalente al periodo Cretaceo libanese (145,5 - 65,5 milioni di anni fa), è stata restituita al Console Generale del Libano a Milano, Khalil Mohamad, dal Maggiore Francesco Provenza, Comandante del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Monza. Lo rendono noto i carabinieri dei beni culturali. Gli accertamenti, precisano gli investigatori, erano stati avviati dopo che l'Opera Diocesana Istituto San Vincenzo di Milano, Ente Ecclesiastico civilmente riconosciuto, aveva consegnato al Nucleo monzese la lastra proveniente da un lascito testamentario di una signora svizzera, morta a Milano.
    Le prime investigazioni condotte dai militari del Nucleo brianzolo specializzato hanno consentito di appurare che il fossile non era presente nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, il più grande database di opere d'arte rubate al mondo gestito dal Comando TPC, all'interno del quale sono censiti oltre un milione e trecentomila beni da ricercare.
    Gli accertamenti per verificare l'autenticità dei fossili sono stati affidati al Dipartimento di Scienze della Terra "A.
    Desio" dell'Università degli Studi di Milano. Infine, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Monza, i fossili sono stati restituiti allo Stato di appartenenza.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza