Cominciare ad allentare il
coprifuoco è importante, ma lo slittamento di un'ora o di due
ore solo in parte riesce a dare una decisa spinta alla ripresa
economica delle attività. Lo sostiene l'analisi su base mensile
dell'Ufficio Studi di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e
Brianza focalizzata sulle attività di somministrazione: bar e
ristoranti, secondo la quale, con le regole di questi giorni
della zona gialla "rafforzata" spostare il coprifuoco alle 23
consentirebbe, infatti, una limitata crescita dei ricavi: 18,6
milioni di euro. Un po' meglio lo spostamento del coprifuoco
alle 24 con un recupero di 33,6 milioni di euro.
Ben altro impatto, dal punto di vista economico, avrebbe
invece, la riapertura dei locali anche al chiuso con lo
slittamento del coprifuoco, secondo Confommercio, e oltretutto
con il Green Pass, il certificato verde digitale per consentire
la circolazione con l'imminente stagione estiva e attrarre il
turismo internazionale, non è pensabile avere le attività
dell'accoglienza e della ristorazione ancora limitate vietando a
bar e ristoranti di utilizzare, in piena sicurezza, gli spazi
dei locali anche al chiuso.
Con il coprifuoco alle 23 e la riapertura delle attività al
chiuso la crescita dei ricavi su base mensile salirebbe a circa
109 milioni di euro (108,8) e con il coprifuoco alle 24
l'incremento raggiungerebbe i 184 milioni di euro.
A Milano, Monza Brianza e Lodi - sottolinea Confcommercio -
operano 21mila pubblici esercizi con un volume d'affari
complessivo mensile, con l'attuale zona gialla "rafforzata", di
380 milioni di euro: dimezzato rispetto a una situazione senza
Covid.
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