Con la mostra fotografica
dell'autore Manuel Scrima, dal titolo Disembody, si apre alla
galleria Fabbrica Eos la rassegna New Post Human in programma
per la stagione 2020/21, iniziativa che rientra nella rassegna
DAAM.
L'esposizione, a cura di Chiara Canali, raccoglie un corpus
di lavori inediti di grande formato (100x100 e 50x50 cm)
stampati su lastre di vetro e plexiglass montate assieme, in una
sovrapposizione di più livelli che ricreano la complessità
dell'immagine finale. Sarà presente, inoltre, un pavimento a
mosaico di 200x200 cm, costituito da un puzzle di 400 mattonelle
di pietra tagliate a mano, che riportano le stampe fotografiche
con i soggetti creati dall'artista. Le mattonelle sono composte
da materiali a base quarzo, prodotte da Stone Italiana, una
delle aziende più all'avanguardia nella produzione di quarzo e
marmo ricomposto.
Il titolo Disembody allude al processo della fotografia di
Manuel Scrima che parte dallo studio del corpo umano, maschile e
femminile, per arrivare a una fotografia disincarnata,
incorporea, astratta, separata dal corpo di partenza.
Manuel Scrima è interessato a una fotografia del dettaglio,
ottenuta solamente grazie alla tecnica fotografica senza alcun
intervento in postproduzione, dove la composizione e la
simmetria delle forme non è dettata dalla duplicazione e
specularità delle immagini ma dalla associazione maniacale di
corrispondenze formali ed equilibri corporei. Una sorta di
purismo fotografico riconducibile agli insegnamenti del teorico
e artista Jaromír Funke, perché appartengono alla sua fotografia
due componenti sostanziali: "il sentimento e la composizione".
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