"Ci stanno dimettendo, non siamo
arrabbiati perché capiamo che sono cose che possono succedere.
Ma ci siamo presi purtroppo davvero un bello spavento": la
signora Danila spiega così all'ANSA che si è conclusa
positivamente "la brutta avventura" che ha coinvolto tutta la
sua famiglia, composta dal marito e dalle due figlie di 13 e 17
anni, tutti inizialmente positivi al coronavirus e ricoverati al
San Matteo di Pavia. "Una dottoressa ci ha detto che c'è stato
un errore in laboratorio", ha spiegato Danila.
La famiglia risiede a Miradolo Terme, nel basso pavese, e la
prima a esser stata controllata è stata la minore di 13 anni,
che aveva manifestato febbre alta. I primi esami effettuati
nella loro abitazioni avevano accertato la positività
dell'intera famiglia che è stata poi ricoverata. La maggiore di
17 anni ieri aveva mandato un messaggio vocale nella chat della
classe del liceo di Sant'Angelo che frequenta, spiegando di
''non essere un'appestata" e dicendo di "non essere
preoccupata".
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