Apre il 13 febbraio al Bar Jamaica
di Milano la mostra di Albino Rodolfo Boffi dal titolo "Life
Imprints". Nelle opere, vari elementi si incontrano tra loro:
semplici scarpe, le Converse, di chiodi, bulloni, pacchetti di
sigarette, una gabbia, un ombrello o un elmetto.
Non solo i materiali ma soprattutto i colori raccontano due
mondi che si incontrano, esteriore ed interiore, dal rosso
passione al giallo per rappresentare la spensieratezza
scanzonata; il rosa per la delicatezza del mondo femminile; il
nero per il mistero delle ombre calanti e il bianco che
raffigura la luce, il cammino. Tutta questa ludica semplicità
racconta, però, qualcosa di intimo e profondo. Un'umanità sempre
in rapporto con l'altro a sé, sia esso umano o naturale. Si vive
nel rapportarsi con il mondo, con gli altri esseri. Perfino
nella solitudine si percepisce una ricerca di apertura, di
contatto, di espiazione attraverso la libertà fisica
(Mediterraneo, Sturmtruppen) ed espressiva (Fuori dal tunnel, No
way out, Il funambolo).
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