Un pakistano di 29 anni, U.A.D.,
detenuto in custodia cautelare per una richiesta di estradizione
motivata dall'accusa di aver tentato di uccidere in patria la
moglie, di aver ucciso una sua amica e di aver ferito gravemente
un'altra amica di lei, è stato rimesso in libertà perché i
giudici milanesi hanno ritenuto l'uomo a rischio di pena di
morte, se rimpatriato.
La decisione, riportata oggi dal Corriere della Sera, è stata
presa dalla Corte d'Appello di Milano su istanza di
scarcerazione presentata dal suo legale. Adesso secondo le norme
la pratica passa sul tavolo del ministero della Giustizia, che
potrebbe chiedere al Pakistan che l'uomo venga processato in
Italia. Sempre che da uomo libero ci rimanga, in Italia, dato
che quando è stato fermato il 20 giugno scorso, era in transito
da Dubai diretto in Serbia.
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