Ha assoldato dei criminali legati
alla 'ndrangheta per intimidire il nipote e la cognata per
risolvere una controversia economica legata ad una eredità. Il
suo proposito però è stato scoperto dai carabinieri mentre
indagavano sulla cosca 'ndranghetista dei Bellocco di Rosarno
(Reggio Calabria). Per questo è finita in carcere Marta Magri,
mantovana 56enne, nell'operazione Hope che ha portato in carcere
9 persone tra Calabria, Veneto e Lombardia, e collegata
all'operazione 'Magma' che ha disarticolato il clan Bellocco in
tutta Italia.
La Magri si era rivolta ad Antonio Loprete, 56 ani, organico
alla cosca dei Bellocco. Il 19 giugno il nipote della Magri è
stato picchiato a sangue mentre usciva da una tabaccheria di
Governolo (Mantova).
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