Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Remo Bianco al Museo del Novecento

Remo Bianco al Museo del Novecento

Oltre 80 opere dell'artista milanese sempre in anticipo su tempi

MILANO, 04 luglio 2019, 12:28

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Io non vorrei non concludere niente per aver cercato troppo, questo è il pericolo. Più che il pericolo, direi, la mia disposizione, il mio carattere, la mia natura" confessava Remo Bianco, artista milanese sempre in anticipo sui tempi e per questo inclassificabile, cui il Museo del Novecento dedica la mostra 'Le impronte della memoria', aperta da domani al 6 ottobre.
    L'esposizione presenta oltre 80 opere dell'artista, che si formò nella Milano del boom economico. Dall'incontro con de Pisis, che lo guida verso la pittura francese, al viaggio in America che gli fa incontrare Pollock e l'Espressionismo astratto; dalla frequentazione della Galleria del Naviglio, dove si lega a Carlo e a Renato Cardazzo, a Lucio Fontana, ai giovani spazialisti e agli esponenti del movimento nucleare alla conoscenza di Pierre Restany, mentore del Nouveau Réalisme, Bianco si è trovato sempre al centro dei contesti più stimolanti degli anni 50 e 60, ma la sua è stata una vita da "ricercatore solitario".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza