E' morta per un "mix di sostanze
radioattive" Imane Fadil, la modella testimone chiave
nell'inchiesta sul caso Ruby, deceduta lo scorso 1 marzo. E'
quanto è emerso dagli esiti degli esami tossicologici disposti
lo scorso 26 febbraio dai medici dell'Humanitas di Rozzano ed
effettuati in un centro specializzato di Pavia. Esiti arrivati
il 6 marzo e trasmessi immediatamente dallo stesso ospedale alla
Procura di Milano.
Stando a quanto ricostruito, i medici dell'Humanitas dopo
aver effettuato sulla giovane tutti gli esami generali
possibili, poiché continuava lo stato di sofferenza e di agonia,
il 26 febbraio scorso hanno deciso di disporre accertamenti
tossicologici ad ampio spettro, che sono stati effettuati in un
centro specializzato di Pavia. Il primo marzo la giovane è morta
e quello stesso giorno sono state sequestrate le cartelle
cliniche. Il 6 marzo è arrivato il referto tossicologico che
parlava di sostanze radioattive, immediatamente trasmesso
dall'ospedale all'autorità giudiziaria.
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