Rinchiuse perché ribelli, troppo
precoci o intelligenti, sensuali e disubbidienti, non sottomesse
alle violenze fisiche o psicologiche delle famiglie e della
società, ma anche perché deboli, indifese o solo povere. U
Ribelli e indipendenti. Come Chiara, internata per depressione;
Enrica, legata al letto per placare il suo carattere collerico;
Carolina, per la quale si richiede il ricovero all'età di soli
14 anni, perché ritenuta 'pericolosa per sé e per gli altri'.
Sono le protagoniste della mostra "Donne cancellate. Fotografie
di Gin Angri dall'archivio dell'Ospedale psichiatrico San
Martino di Como (1882-1948)" che arriva a Milano, all'Università
di Milano-Bicocca, dal 25 marzo al 20 maggio.
La mostra è stata realizzata dal fotografo Gin Angri che,
attraverso lo spoglio di quasi 42mila cartelle cliniche del
vecchio manicomio di Como e il riutilizzo delle fotografie e dei
documenti in esse contenuti, ha ricomposto la vita e la dignità
delle donne ricoverate.
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