A dicembre 2017 e a gennaio 2018
gli uffici dello stato civile del Comune di Milano hanno
proceduto con il riconoscimento e la trascrizione di 6 bambini,
figli di 3 coppie formate ognuna da due padri, visto che nel
2006 e nel 2017 la Corte di Cassazione aveva escluso la
contrarietà all'ordine pubblico delle trascrizioni.
Il primo febbraio 2018 il ministero dell'Interno ha però
emanato una nota in cui dichiarava di aver chiesto un parere
all'Avvocatura di Stato sul tema "e per questo motivo la
direzione ha sospeso le trascrizioni quindi attualmente
risultano pendenti 4 casi, 4 bambini frutto di 3 coppie". È
questa la situazione descritta dall'assessore ai Servizi civici
e Trasformazione digitale del Comune di Milano, Roberta Cocco,
sul tema delle trascrizioni dei bambini figli di due padri.
Un argomento di cui si è discusso in commissione a Palazzo
Marino, alla presenza delle associazioni, come Arcigay e
Arcilesbica, le Famiglie arcobaleno, Rete nazionale contro
l'utero in affitto.
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