Una factory stile Warhol o una
compagnia come quella di Djagilev, il fondatore dei Ballets
Russes: è quello che sogna di creare il 29enne ballerino ucraino
Sergei Polunin, a Milano per il suo spettacolo 'Sacré', in scena
il 10 dicembre al teatro degli Arcimboldi.
"La mia idea - racconta incontrando la stampa - è di avere
9-10 produzioni da portare in tour insieme, nell'arco di cinque
anni, mettendo insieme diversi artisti, come fece Djagilev, che
però non ha creato un sistema, così come non l'ha fatto Warhol,
mentre io voglio creare una piattaforma con coreografi e un
board che vada avanti anche in mia assenza". A Milano, Polunin
porta un solo dove reinterpreta la figura del leggendario
ballerino Vaslav Nijinsky. Intanto fa discutere la sua presa di
posizione a favore di Vladimir Putin, di cui sui social tesse le
lodi, mostrando il tatuaggio sul petto dedicato al presidente
russo e i due passaporti, della Russia e dell'Ucraina, che sogna
di vedere unite.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA