Giuseppe Airoldi fu il primo a
proporre le 'Parole incrociate'. Airoldi era un impiegato del
Comune di Lecco. Era il 14 settembre del 1890, una domenica, e
il nuovo gioco - presentato proprio con quel nome e con
definizioni numerate verticali e orizzontali - uscì senza firma
sul 'Secolo Illustrato' di Milano. La sua storia è nel libro
'L'uomo delle parole incrociate', autore Giorgio Spreafico,
scrittore e giornalista di Lecco. Il romanzo, pubblicato da Teka
Edizioni di Lecco, è un'approfondita ricerca storica.
Solo 23 anni dopo il giornalista Arthur Wynne, un inglese
trapiantato in America, propose sul 'Fun' (supplemento del New
York World) il Word-Cross Puzzle che lo rese famoso come padre
del passatempo enigmistico più amato e diffuso nel mondo. Un
titolo usurpato? In molti in Italia non ebbero dubbi quando nel
1960 si scoprì finalmente l'identità del precursore di fine
Ottocento, tuttavia la fiammata di notorietà non bastò a
ribaltare la situazione in favore di Airoldi che morì a 53 anni,
nel 1914.
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