Fin dal mattino decine di fan si
sono radunate fuori dall'Alcatraz di Milano in attesa del
concerto dell'irlandese Andrew Hozier-Byrne, in arte Hozier.
Le sue sono canzoni impegnate e viscerali, come quelle
dell'EP 'Nina Cried Power' e il nuovo singolo 'Movement',
antipasto del nuovo album, attualmente in fase di missaggio, che
uscirà in primavera. "Volevo scrivere una canzone piena di
speranza e non cinica - spiega Hozier prima del live - Un brano
che omaggiasse gli artisti che hanno manifestato pubblicamente
il loro pensiero". Il brano, inciso con un'icona dei movimenti
civili e leggenda soul e gospel come Mavis Staples, cita
esplicitamente figure come Woody Guthrie, Billie Holiday, Nina
Simone e la stessa Staples: "Loro sono la nostra eredità".
"Non ho mai concepito la mia musica - aggiunge - come
qualcosa di intenzionalmente politico: semplicemente questo è il
modo in cui vedo le cose. Tutto è politica, se coinvolge gli
altri. Quello che mi interessa sono le storie delle persone".
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