(ANSA)-PoNTE DI LEGNO,6 AGO- Dal giorno sulla spiaggia di
Scilla, quando una mamma rincorse la sua bambina per metterle
una mano sugli occhi e portarla via perché non vedesse quelle
gambe artificiali appoggiate accanto al lettino ("fu come una
pugnalata, mi sono sentita un mostro") a quando, accucciata
sulla pista di atletica di Vigevano con le sue protesi, stava
facendo stretching, e un ragazzino, dando di gomito ad un
compagno, disse "quella è un'atleta e vince": la nuova vita
della campionessa paralimpica Giusy Versace è in questi due
episodi, ed è stata lei stessa a raccontarli in una serata a
Pontedilegno, al festival "Una montagna di cultura...la cultura
in montagna".
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