Sperimentazione, innovazione, fantasia e anche un pizzico di rischio e di follia: sono questi gli 'ingredienti' che sembrano caratterizzare la prossima stagione - da ottobre 2018 a febbraio 2019 - della Triennale Teatro dell'Arte a Milano. Un progetto culturale inteso come cantiere internazionale: un luogo aperto e in dialogo costante con gli altri centri propulsori milanesi e italiani del sapere.
Nel ricco cartellone alcune macro-aree: i grandi maestri del teatro internazionale che ne hanno rivoluzionato il linguaggio tra cui Eugenio Barba protagonista insieme con Julia Varley e Lorenzo Gleijeses in una 'Giornata qualunque del danzatore Gregorio Samsa'; Romeo Castellucci in 'Schwanengesang D744' sul linguaggio musicale e Antonio Latella con 'Aminta'. Quindi chi ha fatto della ricerca lavoro di una vita: dal duo Deflorian -Tagliarini in 'Quasi niente a Philippe Quesne con 'La Melancolie des dragons' e 'Nettles' degli svizzeri Trickster-p.
Spazio anche al duo belga Berlin e all'Atelier dell'Errore.
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