"Quando sono entrato qui per la
prima volta mi sono quasi messo a piangere. Se mi chiedete dov'è
il mio studio io vi dico: è qui". È riuscito a stupire anche se
stesso, dopo oltre 40 anni di carriera, Matt Mullican, artista
contemporaneo statunitense e pionere nell'utilizzo dell'ipnosi
come tecnica performativa. 'The Feeling of Things' è il nome
della sua più grande retrospettiva, mai realizzata prima, curata
da Roberta Tenconi e allestita al Pirelli Hangar Bicocca di
Milano dal 12 aprile al 16 settembre.
Più di 500 opere e 6000 oggetti raccontano la sua
"cosmologia", la personale rappresentazione e interpretazione
della realtà con cui l'artista cerca di spiegare come la
comprensione del reale sia in verità una costruzione del tutto
interiore attraverso sculture, installazioni, appunti,
fotografie, video e stendardi. Tre anni di studio e selezione
per racchiudere il "mondo di Mullican" nella grande struttura
architettonica protagonista della mostra allestita nei 5.500 mq
dell'hangar.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA