La nebbia potrebbe diventare una
fonte di acqua pura, grazie a un dispositivo a maglie in grado
di catturare l'umidità che si ispira a una pianta del deserto,
la Tillandia landebeckii. A realizzarlo sono stati i ricercatori
dell'università cilena Adolfo Ibanez, come riporta
www.inabottle.it. E' dagli anni '60 che si è capito il
potenziale della nebbia come possibile fonte d'acqua; ma i costi
si sono rivelati spesso eccessivi. Inoltre, riporta In a Bottle,
sono mancate le imprese disposte a investire, "perciò allo stato
attuale l'acqua di nebbia è piuttosto cara da produrre perché
servono grandi superfici per catturare pochi litri d'acqua". Per
ciò i ricercatori cileni, guidati da Jacques Dumais, hanno
cercato di migliorarne la resa: "Con il nostro prototipo di 1
metro quadrato - riporta Dumais - siamo riusciti a raccogliere
in 2 settimane 85 litri, contro i 20 che si raccolgono con le
maglie in uso". Il prossimo passo sarà trovare imprese che
vogliano investire su studi di scala maggiore.
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