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Saras, il gruppo petrolifero dei Moratti da 1,7mld

Saras, il gruppo petrolifero dei Moratti da 1,7mld

Fondata in '62 da Angelo, nel 2006 in Borsa. Alleanza con russi

MILANO, 26 febbraio 2018, 13:01

Redazione ANSA

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Lo stabilimento Saras in una immagine d 'archivio © ANSA/Saras Spa

Lo stabilimento Saras in una immagine d 'archivio © ANSA/Saras Spa
Lo stabilimento Saras in una immagine d 'archivio © ANSA/Saras Spa

Saras è la società petrolifera di cui Gian Marco Moratti era presidente. Fondata nel 1962 dal padre Angelo, è controllata da Gian Marco e dal fratello Massimo attraverso due società in accomandita che detengono poco più del 25% del capitale e che sono legate da un patto di sindacato che la rende non scalabile.
    Quotata in Borsa dal 2006, Saras capitalizza circa 1,7 miliardi di euro e dà lavoro a circa 2 mila dipendenti. Il suo core business è nella raffinazione, svolta dall'impianto di Sarroch, in Sardegna, uno dei più grandi del Mediterraneo, con una capacità produttiva di circa 300 mila barili al giorno, ma nel corso degli anni duemila ha diversificato avviando un impianto di gasificazione a ciclo combinato per convertire i residui della raffinazione e un parco eolico a Ulassai (Nuoro).
    Nel 2014 ha rilevato da Versalis, gran parte del complesso petrolchimico a Sarroch. Il gruppo svolge anche attività di marketing in Italia e Spagna con la vendita all'ingrosso di prodotti petroliferi e dispone di una rete di circa 100 stazioni di servizio nel sud della Spagna.
    Nel 2013 il colosso petrolifero russo Rosneft aveva rilevato, in accordo con la famiglia, una quota del 21%. L'alleanza, che doveva avere il suo perno in una joint-venture per la lavorazione e vendita di petrolio e derivati, è stata chiusa nel 2016, a causa delle sanzioni contro la Russia che hanno impedito di portare avanti i progetti comuni. La quotazione di Saras risale al 2006 e non è un ricordo felice per quei risparmiatori che acquistarono le azioni.
    All'esordio in Borsa i titoli crollarono dell'11%, imboccando una parabola discendente che impedì di rivedere, se non lontanamente, i 6 euro dell'ipo. Sull'operazione accese un faro anche la Procura di Milano che indagò diversi banchieri coinvolti nella quotazione, salvo poi archiviare. Nel Cda di Saras, che scade il prossimo aprile, siedono diversi componenti della famiglia Moratti: oltre a Gian Marco e Massimo (che ricopre l'incarico di amministratore delegato), i figli del primo, Angelo (vicepresidente) e Gabriele, e quelli del secondo, Angelomario e Giovanni Emanuele. Saras ha chiuso i primi nove mesi del 2017 con un utile di 109,4 milioni e un ebitda di 303 milioni. Il prossimo 1 marzo il cda approverà il bilancio e il nuovo piano industriale.
   

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