Risarcirà con 28 mila euro, più
5mila euro di spese legali, il tassista a cui staccò il lobo di
un orecchio, il bodybuilder Antonio Bini a processo con l'accusa
di lesioni aggravate dai futili motivi dopo l'aggressione
avvenuta per una banale lite di viabilità lo scorso 28 novembre
nei pressi della stazione Centrale di Milano.
I difensori dell'autista Pier Federico Bossi, gli avvocati
Sostene Invernizzi e Mauro Mocchi, hanno ritirato la
costituzione di parte civile del loro assistito, mentre il
processo a carico del 29enne andrà avanti in quanto il reato è
procedibile d'ufficio.
Bini, coprendo anche le spese legali del tassista, in tutto
dovrà versargli 33 mila euro. Gli avvocati di Bini, Beatrice
Saldarini e Patrizia Pancanti, hanno chiesto al giudice la
revoca della misura cautelare per il loro assistito, agli
arresti domiciliari da due mesi. Inoltre, hanno avanzato la
richiesta di sospensione del processo con messa alla prova. Il
giudice deciderà sull'istanza nell'udienza del 26 febbraio.
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