Nemmeno i nonni materni "hanno
dimostrato una reale presa di coscienza delle atrocità delle
condotte della figlia" e valutando il "superiore interesse del
minore" va detto che il piccolo non può restare "legato alla
famiglia di origine", perché "inevitabilmente sarebbe costretto
a confrontarsi con la drammatica storia familiare dei suoi
genitori". Lo scrive la Cassazione che ha confermato
l'adottabilità del bimbo partorito nel 2015 da Martina Levato,
condannata con Alex Boettcher per i blitz con l'acido.
Nelle scorse settimane Martina aveva scritto al suo legale,
l'avvocato Laura Cossar: "Sappi che ti stimo come avvocato e
come donna, perché con il tuo lavoro puoi salvare tante famiglie
da ingiusti rapimenti". L'ex compagna di Boettcher gridava anche
al "miracolo" perché il pg aveva chiesto che il piccolo, che "mi
ha cambiato completamente", venisse affidato ai nonni materni.
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