Le imprese familiari di media
dimensione hanno rafforzato negli ultimi 20 anni il proprio peso
nella manifattura italiana. Tra il 1996 e il 2015 hanno
raddoppiato il fatturato (oggi vale il 18,5% rispetto al 14,5%)
e il valore aggiunto (18% contro il 12%), segnando un incremento
del 30% della forza lavoro e di 10 punti percentuali
dell'export. È quanto emerge dall'indagine annuale sulle medie
imprese industriali italiane di Mediobanca e Unioncamere. Le
medie imprese sono trainate dal made in Italy, ma anche dalla
meccanica e dal farmaceutico-cosmetico, che ha raggiunto la
dimensione dell'alimentare. Mentre si sono contratti l'editoria,
la metallurgia e il settore dei beni per la persona e la casa.
Tra i limiti da scontare, resta la tassazione, più penalizzante
rispetto alle grandi imprese (33% contro il 25,6%), anche se il
carico fiscale appare in alleggerimento. Le aziende a conduzione
familiare devono poi fare i conti con la governance e il
passaggio generazionale.
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