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'Fine pena: ora' in scena al Grassi

'Fine pena

'Fine pena: ora' in scena al Grassi

Storia di uno scambio epistolare tra giudice ed ergastolano

MILANO, 15 novembre 2017, 14:00

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Fine pena: ora, la libertà delle vite parallele" racconta la corrispondenza tra un giudice di Corte d'Assise e un giovane che il magistrato condannò all'ergastolo al termine di un maxiprocesso per mafia a Torino.
    Viene messo in scena dal 21 novembre al 22 dicembre al Piccolo teatro Grassi di Milano, tratto dal libro dell'ex magistrato Elvio Fassone per la regia di Mauro Avogadro e la scrittura scenica di Paolo Giordano, il pluripremiato autore di "La solitudine dei numeri primi". Sul palco, Sergio Leone (il giudice) e Paolo Pierobon (il detenuto) racconteranno "un indagine sui delitti e le pene, sul senso del valore del riscatto, sugli intrecci e le coincidenze nei quali il caso o le leggi della fisica fanno inciampare le umane vicende". Si tratta, come spiegato dal direttore del Piccolo, Sergio Escobar, di una denuncia "dell'ipocrisia" di un sistema il quale "tollera che una persona sia separata dalla propria vita".
   

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