La Corte d'Appello di Milano ha
ritoccato al ribasso la pena nei confronti di Cosimo Tropeano e
Donato Melella, i due poliziotti oggi condannati a sei anni con
l'accusa di aver spartito con una banda di rom il bottino di una
serie di furti ai danni di passeggeri alla stazione Centrale di
Milano. I giudici di secondo grado, presieduti da Guido Piffer,
dopo aver riqualificato il reato di concussione in induzione
indebita (in base alla riforma Severino), hanno ridotto di un
anno la condanna decisa il 7 febbraio scorso dal Tribunale che
aveva pure dichiarato "estinto il loro rapporto con la pubblica
amministrazione di riferimento". I due, arrestati nel dicembre
2015 e tuttora ai domiciliari, originariamente erano accusati di
concussione e ricettazione in quanto avrebbero anche chiesto
denaro a donne nomadi con la minaccia di togliere loro i figli.
"E' una sentenza sbagliata - dicono i difensori Alessandro
Mezzanotte e Massimo Del Confetto -, i nostri assistiti sono
innocenti. Ricorreremo in Cassazione".
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