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Convalidato arresto Hosni, resta in carcere

'Non ricordo nulla di aggressione, avevo assunto cocaina'

Il gip di Milano Manuela Scudieri ha convalidato l'arresto e disposto il carcere per resistenza a pubblico ufficiale e tentato omicidio per Tommaso Hosni, il 20enne che giovedì sera alla Stazione Centrale di Milano ha accoltellato due militari e un agente della Polfer che lo avevo fermato per un controllo.

Hosni, che si trova in una cella singola per detenuti a rischio nel reparto di osservazione psichiatrica del carcere di San Vittore, è anche accusato di terrorismo internazionale in un filone di indagine coordinato dai pm Alberto Nobili e Alessandro Gobbis che, con la Digos, intendono accertare quale fosse il suo grado di radicalizzazione, che contatti avesse un suo amico libico (lui e altri sono stati sentiti dagli investigatori) che l'avrebbe indottrinato, e se avesse in mente di compiere un atto violento anche prima di essere fermato dalla pattuglia.

Il giovane italo tunisino, assistito dall'avvocato Giusy Regina, ieri durante l'interrogatorio di convalida dell'arresto, nel quale non si è parlato dell'ipotesi di terrorismo, ha raccontato di aver rubato in un supermercato i coltelli con cui ha ferito i militari e l'agente di polizia "per difendermi, perché sono sempre solo e in stazione c'erano persone che volevano farmi del male", ma "non ricordo nulla" dell'aggressione anche perché quel giorno "come altri giorni avevo assunto cocaina". Il suo legale ha chiesto al giudice di disporre una perizia psichiatrica per il suo assistito risultato positivo ai test tossicologici. "Ho rubato quei due coltelli perchè in stazione c'erano delle persone che volevano farmi del male, per difendermi, ricordo che ero in stazione ma non ricordo nulla dell'aggressione, quando mi sono svegliato avevo il sangue sulle mani". E' quanto avrebbe detto, stando al suo legale Giuseppina Regina, Ismail Tommaso Hosni, il ventenne arrestato per aver ferito due militari e un agente alla stazione centrale di Milano, nell'interrogatorio in carcere davanti al gip. "Quel giorno avevo assunto cocaina", ha detto.
    Il legale, che ha confermato di aver fatto istanza al gip di perizia psichiatrica sul giovane, ha spiegato che nell'interrogatorio durato un'ora e mezza non sono state fatte domande o accenni all'ipotesi di terrorismo (il ragazzo è indagato per terrorismo internazionale in un altro fascicolo oltre all'accusa di tentato omicidio).
    Nei giorni scorsi con il difensore, Hosni aveva detto sì di esser musulmano, ma non praticante, e dunque ha escluso un suo legame con persone vicine all'Isis.
   

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      Camera di Commercio di Milano
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