Un'esposizione concettuale, con
scatti, collage, lettere d'artista, muri temporanei. E' stata
concepita come una coreografia, la mostra dell'artista
statunitense Christopher Williams dal titolo 'Models, Open
Letters, Prototypes, Supplements', presentata alla Triennale di
Milano. L'ultima esposizione istituzionale di Christopher
Williams - aperta al pubblico da venerdì 28 aprile al 25 giugno
- arriva dopo la serie di retrospettive 'The Production Line of
Happiness' al The Art Institute of Chicago, al MoMA New York e
alla Whitechapel London.
Alla Triennale lo spazio architettonico, con due ampie e
luminose stanze (una delle quali interamente dedicata alle
immagini), ospita i moduli di allestimento collezionati da
Williams nel corso della sua carriera, tra cui le vetrine
realizzate nel 1975 dall'architetto Leone Pancaldi.
L'esposizione è una riflessione sul rapporto tra densità e
durata, taglio e sezione, ideologia e produzione immateriale.
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