"Sarà una grande manifestazione, unitaria, pacifica e partecipata": è la previsione di Roberto Cenati, presidente milanese dell'Anpi, che domani introdurrà i discorsi dal palco di Piazza del Duomo al termine del corteo per il 25 aprile a Milano.
Oltre all'unità, che è "l'eredità più preziosa ricevuta dalla Resistenza", e alla celebrazione della Costituzione nel suo 70/o anniversario, dal corteo partirà "un richiamo all' Europa, perché o recupera il suo spirito originario o rischia lo sgretolamento, e alla pace che in questo periodo è messa seriamente in pericolo". Inoltre, "dal palco parlerà una migrante perché il problema dei profughi è importantissimo e ci vuole un'Europa unita e solidale per affrontarlo".
Cenati ha nuovamente ringraziato sindaco, prefetto e questore di Milano per aver vietato la manifestazione dell'estrema destra al Campo X del cimitero Maggiore con "un atto importante di discontinuità e di grande rilievo politico" e ha ribadito che qualsiasi contestazione alla Brigata Ebraica "non ha niente a che vedere con il corteo e con la liberazione dal nazifascismo".
"Mi auguro che la presenza dell'associazione Bds contro Israele sia controllata - ha detto - abbiamo dato indicazioni che venga posta in coda al corteo, la loro presenza non c'entra nulla con lo spirito del 25 aprile. E consideriamo altrettanto inaccettabile la contestazione che ogni anno uno sparuto gruppetto mette in atto al passaggio in piazza San Babila della Brigata Ebraica, alla quale dobbiamo grande riconoscenza per aver sfondato la linea gotica, liberando località importanti con decine e decine di caduti".
"Il nostro rapporto con la comunità ebraica milanese è sempre stato ottimo - ha concluso Cenati - e non ci sono mai state divisioni. La Resistenza ci ha insegnato che con l'unità si costruisce qualcosa e Milano ha la caratteristica di essersi sempre mossa unitariamente con tutti. Il 25 aprile deve unire, non dividere".
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