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Torna ai fornelli Mario Cattaneo, ristoratore che ha sparato contro un ladro

Torna ai fornelli Mario Cattaneo, ristoratore che ha sparato contro un ladro

'Non mi sento abbandonato dallo Stato'. E in tanti portano solidarietà.

LODI, 12 marzo 2017, 19:51

Flavia Mazza

ANSACheck

Mario Cattaneo mostra i lividi sul braccio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Mario Cattaneo mostra i lividi sul braccio - RIPRODUZIONE RISERVATA
Mario Cattaneo mostra i lividi sul braccio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Si è rimesso immediatamente ai fornelli Mario Cattaneo, riaprendo la sua osteria-tabaccheria di Gugnano di Casaletto Lodigiano, dopo che venerdì notte, dal fucile da caccia che imbracciava, è partito un colpo che ha freddato un romeno che si era introdotto, con tre complici, all'interno del suo locale.


    Il motivo dell'apertura subito dopo i fatti l'ha voluto spiegare lo stesso Cattaneo: "In queste ore, mi sento giù di morale, non a posto, preoccupato. Ho, quindi, bisogno di sentire la vicinanza delle tante persone che oggi ho voluto riaccogliere. Della loro espressa solidarietà. E non mi sento nemmeno abbandonato dallo Stato. Proprio per questo, fin da subito, ho detto, su quanto accaduto, tutto quello che è realmente successo. Io sono sceso in tabaccheria, venerdì notte, solo per paura che, diversamente, avrebbero potuto salire i ladri dalla mia famiglia, dai miei nipotini, avendo l'abitazione sopra il locale. Loro, prima hanno tentato di bloccarmi - ha proseguito, mostrando i lividi - poi mi hanno trascinato a terra per diversi metri: volevano strapparmi il fucile. Ma io non mollavo perché sapevo che c'era un colpo in canna e che, se avessero preso il controllo dell'arma, avrebbero potuto spararmi. Quando sono riuscito a impossessarmi del fucile, è partito il colpo che ha ammazzato uno dei complici, che non è chi mi ha tolto l'arma. Questo è accaduto - ha concluso, prima di andare a cucinare per le 70 persone che hanno pranzato nel suo locale - e questo ho riferito agli inquirenti; e ho piena fiducia che mi credano".

    Sul posto, è arrivato il mondo. Preti, politici, normali cittadini. Tutti qui per stringere la mano a Mario e dirgli "ci siamo". Così Ignazio La Russa, Riccardo De Corato, il parroco di Casaletto don Franco Bertoletti. E se La Russa ha spiegato di essere a totale disposizione di Cattaneo per qualsiasi necessità, De Corato ha spiegato: "Sono certo della prossima derubricazione del reato per il quale Cattaneo è indagato. Poi, così, potrà entrare in gioco la Regione Lombardia con il fondo apposito per aiutarlo nelle spese legali.

    Sul posto è arrivato anche l'ex tabaccaio Giovanni Petrali, vittima 14 anni fa di un fatto molto simile. Ha annunciato la prossima uscita del libro che racconta la sua storia, dal titolo "(Il)legittima difesa". Intanto continua a ritmo serrato il lavoro degli inquirenti per cercare di assicurare alla giustizia i tre entrati per rubare nel locale di Cattaneo. Per il loro complice, l'autopsia si terrà domani in tarda mattinata all'istituto di Medicina legale di Pavia.


    Il 25 aprile, la Lega "sarà in piazza per la legittima difesa e la sicurezza" come annunciato dal segretario Matteo Salvini, a margine della Scuola di formazione politica del suo partito che si chiude oggi a Milano.

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