È dedicata ad Alberto Segre, ucciso ad
Auschwitz nel 1944, la prima delle pietre d'inciampo della città
di Milano. Un sampietrino con una targa in ottone che serve a
ricordare le vittime del nazifascismo. Nel mondo ne sono state
sistemate oltre 50 mila. In città vengono collocate le prime sei
come parte delle iniziative 'Milano è memoria' in vista della
giornata della memoria del 27 gennaio. "È una cosa che Milano
avrebbe dovuto fare prima, ma abbiamo iniziato a rimediare" ha
commentato il sindaco Giuseppe Sala. "Non ci abbiamo pensato
prima e credo che questo sia un errore comune grave. Meno male
abbiamo cominciato" ha aggiunto Liliana Segre, che con il padre
Alberto fu deportata ad Auschwitz. Per lei la posa di questa
pietra (e delle due che verranno sistemate accanto, per
ricordare i suoi nonni, anche loro morti in campo di
concentramento) significa "iniziare ad avere un punto su cui
fermarci visto che non ho una tomba per mio padre, che è stato
assassinato per la colpa di essere nato", di essere ebreo.
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