Il distinguo fra una bugia 'vera'
come momento di passaggio e anche di formazione di un bambino o
di un ragazzo e la menzogna che invece può simboleggiare la
fine, la morte. E' questa una delle tante chiavi di lettura che
il regista Antonio Latella fa di 'Pinocchio', in scena, da
giovedì 19 gennaio al 12 febbraio, al Teatro Strehler di Milano.
Una interpretazione dichiaratamente personale del capolavoro
di Collodi, che parte da una attenta lettura del testo -
rigoroso e complesso nella lingua e nei contenuti, ma
straordinariamente capace di dare con semplicità un codice etico
ai giovanissimi e pieno di senso - al contrario della versione
disneyana molto edulcorata così come molti libri rimaneggiati
rivolti agli scolari.
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