Non ha voluto rendere
interrogatorio, ma solo fare dichiarazioni spontanee per
criticare le perizie contabili della Procura "basate su errori e
profonde incongruenze" Francesco Belsito, l'ex tesoriere della
Lega imputato a Milano nel processo 'The family' assieme a
Umberto Bossi e al figlio del senatùr Renzo. Errori su cui si
fonderebbe, a suo dire, il capo di imputazione che lo ha portato
alla sbarra per una appropriazione indebita di oltre mezzo
milione contestata senza tenere "in alcun modo conto dei
compensi percepiti dal sottoscritto per l'attività svolta e la
carica ricoperta" in via Bellerio.
Dopo che per due volte ha disertato l'aula, Belsito si è
presentato davanti al giudice dell'ottava sezione penale del
Tribunale Luisa Balzarotti, ha letto un documento 'tecnico' per
chiedere di poter effettuare una "controperizia" "previa
acquisizione" dei documenti che sono stati utilizzati dai
consulenti del pm Paolo Filippini per chiarire una serie di
aspetti della vicenda.
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