Tenere gli imputati detenuti chiusi
dentro le gabbie durante i processi "a me non pare una cosa
molto umana", perché "bisogna che sia sempre rispettata la
dignità della persona". Lo ha affermato l'Arcivescovo di Milano,
il cardinale Angelo Scola, parlando con i cronisti dopo essere
intervenuto ad un convegno sul tema 'Diritto, Misericordia e
Giustizia' al Palazzo di Giustizia di Milano, a cui ha
partecipato, tra gli altri, anche il primo presidente della
Corte di Cassazione, Giovanni Canzio.
Nei giorni scorsi, sia la Camera penale di Milano che
l'Ordine degli avvocati milanesi hanno chiesto con alcuni
documenti che vengano rimosse dalle aule del Tribunale le gabbie
di ferro per i detenuti. "A me non pare una cosa molto umana",
ha detto Scola riferendosi a questa condizione degli imputati
detenuti durante i processi. "Bisogna - ha aggiunto - che ci sia
un concorso di libertà che valuti la possibilità di dare al
colpevole la forza di riscattarsi".
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