Un totale di 114 furti in
abitazioni del nord Italia, con un bottino complessivo stimato
in circa 200.000 euro. Hanno portato all'accusa di associazione
a delinquere finalizzata a furti in abitazioni private per venti
persone, emessa dal gip di Trento Francesco Forlenza, dopo
un'indagine iniziata a luglio del 2015 dai carabinieri del
comando provinciale di Trento, coordinata dal sostituto
procuratore Davide Ognibene. I venti, tutti albanesi tranne un
egiziano, farebbero parte di due distinte organizzazioni.
Dei 114 furti, 52 sono avvenuti in Trentino, 14 in Alto Adige
e 48 tra le provincie di Milano, Bergamo, Brescia, Parma,
Verbania e Alessandria. Cinque presunti colpevoli erano stati
arrestati in flagranza la notte di capodanno: due in Trentino, a
Cavalese, e tre a Tortona, nell'alessandrino, poi scarcerati.
Dieci gli arresti effettuati ora. Gli altri sono ricercati tra
Italia e Albania. I carabinieri hanno recuperato refurtiva per
circa 25.000 euro tra gioielli, orologi, monete e una pistola.
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