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Morto durante arresto, assolti 4 agenti

caso Ferrulli

Morto durante arresto, assolti 4 agenti

Caso Ferrulli, confermata in appello la sentenza di primo grado

MILANO, 23 maggio 2016, 17:29

Igor Greganti

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Non è bastata la mossa dell'accusa che in secondo grado ha cercato di distinguere le presunte responsabilità introducendo nel processo anche la meno grave ipotesi di omicidio colposo. Oggi la Corte d'Assise d'Appello di Milano ha confermato le assoluzioni per i quattro poliziotti imputati per la morte di Michele Ferrulli, manovale di 51 anni deceduto nel capoluogo lombardo per arresto cardiaco il 30 giugno 2011, mentre gli uomini delle Volanti lo stavano ammanettando a terra.

"E' una sentenza vergognosa arrivata solo perché sul banco degli imputati c'erano quattro appartenenti alle forze dell' ordine", ha detto a caldo, in lacrime, Domenica Ferrulli, figlia di Michele e parte civile. "Con questa sentenza - ha aggiunto - perde l'Italia intera, ma noi non ci fermeremo e andremo avanti perché mio padre deve avere giustizia". E se è possibile che la Procura generale ricorra in Cassazione contro i proscioglimenti, i legali degli agenti, gli avvocati Massimo Pellicciotta e Paolo Siniscalchi, intanto, hanno voluto sottolineare come "la verità trionfi sempre e questo era un processo in cui il fatto era prevalente su tutto". Per fortuna, hanno aggiunto, "c'era un video che ha fatto giustizia sull'emotività e sulle suggestioni", facendo riferimento ad un filmato acquisito agli atti dell'inchiesta. Il sostituto pg di Milano Tiziano Masini aveva chiesto di ribaltare le assoluzioni decise dal Tribunale il 3 luglio 2014 (il pm Gaetano Ruta in primo grado aveva chiesto 7 anni di carcere per tutti e quattro). In particolare, l'accusa di omicidio preterintenzionale, secondo il pg, andava mantenuta solo nei confronti di due poliziotti, Francesco Ercoli e Michele Lucchetti, che intervennero per primi quella sera in via Varsavia dopo una segnalazione per schiamazzi. Per loro era stata chiesta una condanna a 7 anni e 8 mesi comprensiva anche dell'accusa di falso. Mentre per gli altri due, Roberto Stefano Piva e Sebastiano Cannizzo, arrivati dopo sul posto, il pg aveva chiesto rispettivamente 16 e 18 mesi per omicidio colposo con eccesso colposo nell'uso dei mezzi di coazione fisica. Il pg Masini aveva sostenuto, in sostanza, che i quattro agenti avevano messo in atto contro Ferrulli "un arresto illegale e arbitrario", chiarendo che ad un "oltraggio a pubblico ufficiale, per cui non è previsto il provvedimento, non possono seguire addirittura violenze". E aveva parlato, infatti, di "botte" e "percosse". La difesa, invece, anche stamani nelle repliche, aveva spiegato che "gli agenti hanno svolto il loro dovere e che certamente non avevano a disposizione un monitor per controllare la pressione di Ferrulli ad ogni istante". Per i legali l'arresto era stato legittimo, perché Ferrulli quella sera, oltre ad essere ubriaco, era minaccioso e "aggressivo" e non c'era stato alcun pestaggio ma un ammanettamento secondo le tecniche previste.

Nelle motivazioni di primo grado, tra l'altro, i giudici hanno scritto che la morte di Ferrulli si è verificata per una serie di "fattori stressogeni", tra cui la sua "resistenza" all'azione dei poliziotti, la sua "ipertensione cronica" e la sua "ipertrofia cardiaca". I quattro poliziotti erano in aula al momento del verdetto (le motivazioni d'appello tra 90 giorni) e alcuni familiari e amici hanno accolto la sentenza con gesti ed espressioni di gioia. Oltre alla figlia Ferrulli, poi, c'era anche Lucia Uva, sorella di Giuseppe, morto nel 2008 all'ospedale di Varese dopo aver trascorso parte della notte nella caserma dei carabinieri. Per il caso Uva il processo di primo grado è finito con l'assoluzione di due carabinieri e sei poliziotti qualche mese fa.

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