A don Alberto Paolo Lesmo, sospeso
dall'arcivescovo Angelo Scola dall'incarico di parroco a Milano
S. Marcellina e decano di Milano-Baggio, viene contestata
l'accusa di prostituzione minorile per rapporti sessuali in
cambio di denaro con un minorenne, ma non quella di cessione di
sostanze stupefacenti, come era stato, invece, riferito in
precedenza. Il parroco, infatti (per il quale il pm ha chiesto
il rinvio a giudizio), stando alle indagini, sarebbe stato a
conoscenza del fatto che il ragazzo usava i soldi ricevuti per
comprare in particolare cocaina, ma non ha mai ceduto
direttamente droga. Come emerge ora dagli atti dell'inchiesta,
infatti, l'accusa di cessione di stupefacenti, assieme a quelle
di violenza sessuale e prostituzione minorile, è contestata
all'altro indagato (non è un religioso) nel procedimento.
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