La Procura di Brescia ha indagato
Augusto Piccioli, l'uomo al quale giovedì mattina a Rezzato, nel
Bresciano, è esploso un pennarello tra le mani. Per gli
inquirenti avrebbe fatto tutto da solo.
Contestati i reati di detenzione illegale e porto in luogo
pubblico di esplosivo oltre al porto di oggetti atti ad
offendere e l'utilizzo per incutere timore pubblico. L'uomo, che
nell'esplosione ha perso due dita, aveva spiegato di aver
trovato il pennarello nella cassetta della posta di casa in una
busta intestata al coinquilino. "Mi trattano come un terrorista,
ma non è vero nulla" ha spiegato Piccioli dal suo letto di
ospedale. Credo che sia stato un gesto intimidatorio verso di me
o verso il mio amico forse per qualche debito non pagato. Ma -
ha aggiunto - non sono matto e nemmeno pericoloso".
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