E' stata rinviata a giudizio Ionica
Drosu, la donna romena di 37 anni accusata di calunnia che nel
novembre 2014 ha abortito raccontando poi ai medici di essere
stata colpita due giorni prima con un manganello dalle forze
dell'ordine, durante i tafferugli scoppiati nel corso di una
manifestazione contro gli sgomberi di case occupate a Milano.
Lo ha deciso il gup di Milano Teresa De Pascale che ha
accolto la richiesta di rinvio a giudizio del pm Gianluca
Prisco, mandando a processo anche la sorella, Adi Drosu, sempre
accusata di calunnia e che, secondo l'accusa, avrebbe raccontato
con "false" dichiarazioni che la donna avrebbe subito "tre
manganellate". Il processo inizierà il prossimo 15 giugno
davanti alla decima sezione penale di Milano.
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