"Allevatore di maiali" o
"allevatore di polli". Con questi due appellativi "in più
occasioni" due degli arrestati nell'inchiesta della Procura di
Monza sulla sanità lombarda si riferivano a Fabio Rizzi, il
consigliere regionale lombardo ed ex senatore leghista finito in
carcere due giorni fa con le accuse di associazione per
delinquere e corruzione.
E' quanto emerge dalla richiesta di custodia cautelare
firmata dal pm di Monza Manuela Massenz. A chiamare in questo
modo Rizzi, come emerge da diverse intercettazioni, era anche
Mario Valentino Longo, il suo 'braccio destro', anche lui finito
in carcere. E lo stesso faceva un altro degli arrestati,
l'imprenditore Stefano Lorusso.
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