(di Andrea Cittadini)
(ANSA) - BRESCIA, 11 FEB - Nei parcheggi dei centri
commerciali, o vicino al cimitero di Bergamo, o ancora sul retro
del teatro Gavazzeni di Seriate. Ma anche nelle abitazioni
private degli arrestati, magari all'interno di vasche
idromassaggio o in sauna. Qui avvenivano gli incontri tra gli
adulti e i ragazzini di 15, 16 e 17 anni al centro
dell'inchiesta della Procura di Brescia per prostituzione
minorile.
L'indagine del sostituto procuratore Ambrogio Cassiani parte
dalla denuncia di una madre bresciana di un 16enne che trova sul
telefono cellulare del figlio messaggi inequivocabili. Chat a
sfondo erotico con maggiorenni. Lo scambio di sms che dà origine
all'inchiesta è tra il ragazzino e un imprenditore bresciano già
condannato a cinque anni e otto mesi per prostituzione minorile.
Il telefono del 16enne, scoprono gli inquirenti dopo una
perizia, è pieno di contatti di adulti ottenuti tramite un sito.
Il 16enne fa i nomi di coetanei con i quali aveva deciso di
"fare soldi facili" consumando rapporti sessuali con i
maggiorenni. In cambio i giovani ricevevano soldi o regali. Dai
venti ai cento euro in base alla prestazione, ma anche biglietti
per l'ingresso a Gardaland, cene e pranzi a McDonald's e in un
caso una catenina d'oro con il simbolo dell'Inter. "Ma ci sono
adulti che dopo aver scoperto la minore età dei ragazzi si sono
tirati indietro" ha sottolineato il comandante provinciale dei
carabinieri di Brescia Giuseppe Spina. E' successo poi che chi
non aveva il cellulare, lo riceveva in regalo. Come accaduto a
due 16enni che avrebbero avuto rapporti con don Diego Rota e che
dal sacerdote hanno avuto in regalo altrettanti cellulari da 399
euro l'uno. Il parroco scalava poi il costo delle prestazioni,
20 euro l'una, proprio dal prezzo del telefonino. Gli accordi su
incontri e prezzi delle prestazioni venivano stabiliti al
telefono. L'incontro serviva solo per consumare i rapporti.
Tutti gli adulti coinvolti sono stati riconosciuti in
fotografia dai ragazzini interrogati dai carabinieri di Brescia
dopo le prime ammissioni. Alcuni degli arrestati pretendevano di
avere rapporti completi senza preservativo, minacciando i
giovani di non dare il denaro o di cercare altre persone
disposte a soddisfare la loro richiesta.(ANSA).