("Masse di stranieri ci stanno invadendo": lo scrive il Veneto fronte skinheads sul proprio sito rivendicando blitz nella notte del 24 novembre a diverse sedi della Caritas e del Pd nel Nord Italia prontestando contro "l'annientamento dell'identità italiana". In Lombardia hanno lasciato sagome di cadaveri tricolori e volantini in provincia di Como, Brescia, Crema e Lodi, ma anche in Veneto, Trentino ed Emilia Romagna. Il mese scorso avevano fatto altrettanto a Suzzara e Mantova.
Il presidente della Caritas italiana, monsignor Francesco Soddu ha parlati di "inqualificabili azioni" compiute " a causa del lavoro quotidianamente svolto accanto ai migranti" e ha esortato le caritas locali "a proseguire con serenità nell'impegno di prossimità alle vecchie e nuove forme di povertà, fragilità e di bisogno".
Il blitz contro alcune sedi Caritas e del Pd messo a segno in varie province del Nord Italia è stato definito dagli ideatori "un'azione dimostrativa". Si tratta di 'Progetto Nazionale', un'associazione politica di destra con collegamenti con il Veneto Fronte Skin. I militanti hanno messo davanti alle sedi prese di mira del nastro bianco e rosso (di quelli usati per delimitare le zone pericolose, ndR) e a terra una sagoma umana. Progetto Nazionale ha sede a Verona ed è stato fondato da alcuni fuoriusciti dal Veneto Fronte Skin.
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