"E' un bravo ragazzo, state
commettendo un grave errore, non ha fatto nulla". A parlare è
una vicina di Abdel Majid Touil, il marocchino di 22 anni
arrestato dalla Digos di Milano su mandato della Procura di
Tunisi per aver partecipato all'attentato del Museo del Bardo.
"Nei giorni dell'attentato era qui - racconta la donna
all'ANSA davanti al portone della palazzina al civico 14 di via
Pitagora, a Gaggiano (Milano) - La madre ha fatto tanti
sacrifici per lui. Sta cercando lavoro".
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