Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Amianto, assolti 4 ex dirigenti Enel

Amianto, assolti 4 ex dirigenti Enel

Protesta parenti vittime in aula, 'uccisi un'altra volta'

MILANO, 28 febbraio 2015, 13:15

Redazione ANSA

ANSACheck

Foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA
Foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

(ANSA) - MILANO, 28 FEB - Resta senza un colpevole la morte di 8 operai della centrale termoelettrica Enel di Turbigo, in provincia di Milano, colpiti da mesotelioma pleurico che secondo l'accusa sarebbe stato provocato dalle polveri di amianto respirate tra gli anni '70 e '80. Il Tribunale di Milano ha infatti assolto "per non aver commesso il fatto" quattro ex dirigenti Enel ed ex responsabili della centrale imputati per omicidio colposo. Una decisione che ha provocato le proteste dei parenti delle vittime, presenti in aula.

Dopo la lettura della sentenza alcuni sono scoppiati in lacrime, mentre altri hanno inveito contro il presidente della quinta sezione penale del Tribunale di Milano, Beatrice Secchi, urlando "vergogna" e "li hanno uccisi un'altra volta". Non ha retto quindi l'impianto accusatorio del pm Maurizio Ascione, convinto che "la massima azienda di produzione di energia con vertici nominati dal Governo non ha mai utilizzato in quegli anni tecnologie per proteggere la salute degli operai". Nelle scorse udienze il pm aveva chiesto la condanna dei sei ex dirigenti Enel alla sbarra: 5 anni e mezzo di reclusione per Alberto Negroni, prima direttore di compartimento e poi tra l'84 e il '92 dg di Enel, 4 anni per Paolo Beduschi, capo della centrale di Turbigo tra l'84 e il '90, 3 anni per Paolo Chizzolini, ex direttore di compartimento, 2 anni per Valeriano Mozzon, capo centrale dal '90 al '92, 7 anni per l'ex presidente di Enel Francesco Corbellini e 8 anni e mezzo per l'ex direttore di compartimento Aldo Velcich.

Entrambi ultranovantenni, Corbellici e Velcich sono morti nelle scorse settimane. Le difese, che avevano chiesto l'assoluzione degli imputati, hanno espresso soddisfazione per la sentenza. Al centro del processo le morti di otto operai (avvenute tra il 2004 e il 2012) che hanno lavorato nella storica centrale termoelettrica di Turbigo, in provincia di Milano, la cui prima attività risale agli anni '20. Operai che, secondo l'accusa, si sarebbero ammalati per la presenza di fibre di amianto all'interno della centrale. "Mio marito era il ritratto della salute - ha spiegato la vedova di Mario Ranzani, uno dei lavoratori morti -, l'amianto ha ucciso il padre dei miei figli dopo un'agonia durata un anno e nessuno pagherà per questo".

Quella emessa sabato è la prima sentenza nella serie di processi ancora in corso a Milano a carico di ex manager di società come Fiat e Pirelli, accusati di omicidio colposo in relazione a decessi di operai che sarebbero stati provocati dalla presenza di amianto in stabilimenti lombardi. "Non ci aspettavamo questa decisione - ha spiegato l'avvocato Laura Mara, legale dell'Associazione italiana esposti amianto e di Medicina democratica, parti civili nel processo -. Aspettiamo di leggere le motivazioni - ha proseguito -, poi faremo ricorso in appello". Si erano costituiti parti civili nel processo anche il Comune di Turbigo e l'Inail, che avevano chiesto un risarcimento complessivo di tre milioni e 800 mila euro. 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza