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Uccide la fidanzata in centro a Milano

L'uomo era già stato fermato due mesi fa, dopo averla picchiata

(di Gioia Giudici)

Quella di Gianluca e Sonia, entrambi quarantaduenni, era una storia iniziata da neppure 3 mesi e già segnata dalla violenza. "Lui aveva già tentato di strangolarla ad agosto, l'aveva picchiata fino a romperle un timpano, lei era una donna fragile...e lui era geloso in modo ossessivo..", ha raccontato piangendo Michelangelo Trimboli, il padre di Sonia, uccisa ieri sera dal compagno. Dopo la violenza di agosto lei lo aveva denunciato, ma avevano continuato a frequentarsi. Ieri notte quando gli agenti hanno avvicinato Gerardo Maggioncalda, lui si è girato di scatto e ha chiesto: "come sta Sonia?", ma la fidanzata era già morta da ore, nell' appartamento, in centro a Milano, via della Commenda, da cui i vicini sentivano spesso le loro urla. "Lui aveva già tentato di strangolarla in casa di suo nonno in via Orti - racconta ancora il padre che nel pomeriggio è stato sentito dal pm Giancarla Serafini, titolare delle indagini, assistito dal legale di famiglia, Tilena La Macchia - Quella volta lei era riuscita a telefonarmi, io era andato là e l'avevo trovata sanguinante in cortile". L'avvocato ha spiegato che la donna era stata ricoverata in ospedale con una prognosi di 30 giorni. Il 28 agosto scorso poi aveva anche presentato una denuncia per quell'aggressione, denuncia mai ritirata. "Lui non la lasciava mai in pace, la seguiva in bici, la picchiava e poi gli chiedeva 'perdono' - continua a sfogarsi il padre di Sonia - lei era molto fragile, aveva problemi con l'alcol, so che entrambi bevevano". "Sì, Sonia aveva avuto una serie di problemi dopo la morte della madre,dieci anni fa", ha confermato il legale.

Le liti tra i due se le ricordano bene anche molti residenti del tratto di via della Commenda adiacente a via Orti, dove il padre di lui ha un negozio di orologeria, nello stesso palazzo dove abita insieme alla moglie. Sopra a casa dei genitori, Gianluca aveva un appartamentino dove ieri pomeriggio ha avuto l'ennesima sfuriata, pare per motivi di gelosia, con la sua fidanzata, che poi ha strangolato con un elastico da portapacchi. Agli agenti che lo hanno bloccato ieri sera e al pm Giancarla Serafini, ha raccontato che l'omicidio è avvenuto attorno alle 16. Ma secondo gli accertamenti degli inquirenti forse erano le 19. Più tardi ha chiamato un amico, dicendogli che la fidanzata soffriva per dei problemi respiratori e che aveva perso conoscenza. Poi, come raccontato dalla madre al Tg3, "è venuto giù, è andato da mio marito e gli ha dato le chiavi, gli ha detto 'vai su e poi chiamami' quasi piangeva e se ne è andato. Siamo andati di sopra e c'era Sonia sul letto..". Così sono partite le ricerche di Gerardo, rintracciato mentre girava in bici tra piazza Sant'Ambrogio e le colonne di San Lorenzo. Più tardi ha spiegato che era convinto che la donna fosse solo svenuta.

"Gli abitanti del quartiere avevano chiamato le forze dell'ordine più di una volta - racconta un cameriere di un ristorante vicino alla casa della coppia - si sentivano le urla di sera e di notte, tutti sapevano che tra di loro c'erano litigi furibonde: nonostante mettessero la musica di Baglioni a un volume pazzesco, dalla strada si sentiva lui che le si scagliava contro arrabbiato e lei che urlava 'basta' e si capiva che si lanciavano addosso delle bottiglie". Gianluca, 42 anni, per qualche tempo aveva lavorato con il padre Carlo nel negozio di orologi di famiglia "ma non era certo il tipo - commenta chi lo ha visto crescere - che voleva stare seduto tutto il giorno a fare l'orologiaio". E' sempre un amico di vecchia data a definire il 42enne come un tipo "un po' balordo, che aveva anche avuto qualche problema di droga".

Ma anche la vittima era già finita nella cronaca nera. Nel 2006 era stata accoltellata in quello che veniva chiamato il 'fortino della droga', un fatiscente condominio di viale Bligny 42. Il 28 maggio di otto anni fa, la donna aveva chiamato il '113' per dire che era scoppiata una furibonda lite fra due stranieri, uno dei quali era rimasto ucciso. Lei era stata trovat a sanguinante, ferita con tre coltellate. 

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