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Agroalimentare: vino ligure qualità alta ma poco conosciuto

Agroalimentare: vino ligure qualità alta ma poco conosciuto

Mare&Mosto, tavola rotonda con principali guide vino in Italia

14 maggio 2017, 14:59

Redazione ANSA

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Agroalimentare: vino ligure qualità alta ma poco conosciuto - RIPRODUZIONE RISERVATA

Agroalimentare: vino ligure qualità alta ma poco conosciuto - RIPRODUZIONE RISERVATA
Agroalimentare: vino ligure qualità alta ma poco conosciuto - RIPRODUZIONE RISERVATA

GENOVA - "Il vino ligure è venduto sottoprezzo, ma la qualità media è alta. Qui si fanno vini non ripetibili, con difficoltà e ore di lavoro. Ma a prezzi troppo bassi", lo ha detto Daniele Bartolozzi, della guida Vini Buoni d'Italia rivolgendosi ai produttori liguri. "In Liguria ci sono solo vitigni autoctoni, condizione ottimale per un successo mondiale. Ma manca la comunicazione, nella maggior parte delle carte dei vini italiani il vino ligure non c'è. E il miglior modo di far conoscere il vino è portare la gente sul territorio". "Qualità e rinnovamento nella comunicazione del vino", un confronto tra le guide più diffuse in Italia, è il titolo della tavola rotonda che ha inaugurato "Mare&Mosto", l'evento di promozione del vino e dell'olio ligure organizzato dall'Associazione Italiana Sommelier in corso oggi e domani all'ex Convento dell'Annunziata a Sestri Levante. "Da sempre è difficile parlare di vino in tv in un contesto dove il cibo ha preso sopravvento - ha spiegato Nereo Pederzolli, giornalista Rai -. Dopo gli anni "etanolo" il vino era considerato qualcosa da tenere relegato in un angolo.

Oggi è importante invece educare al consumo responsabile e ai valori che stanno dietro al vino. Le guide hanno avuto il merito di sdoganare la cultura del vino". Guide cartacee sempre più sostituite dalle versioni virtuali. "La app oggi è più sfogliata della guida cartacea, - ha detto Antonio Maietta direttore della guida Vitae dell'Ais - Malgrado questo il produttore si sente defraudato in qualcosa se finisce nella App e non finisce nel cartaceo. Il valore del vino italiano è cresciuto - ha aggiunto - nel premiare abbiamo dovuto alzare l'asticella". "In Italia si beve meno ma si beve meglio - ha sottolineato Erika Mantovan della guida de L'Espresso -. La guida è anche uno strumento turistico e il vino può trasformarsi in turismo e in un moltiplicatore di reddito". Guido Ricciarelli, di Vini Buoni d'Italia ha sottolineato che quest'anno i vini liguri premiati dalle 9 principali guide nazionali sono stati 40 contro i 34 dell'anno scorso.

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