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No a protocolli pro Islam in ospedali

Consiglio regionale

No a protocolli pro Islam in ospedali

Decisione assemblea regionale approvata con voti maggioranza

GENOVA, 22 gennaio 2019, 16:13

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il consiglio regionale della Liguria ha approvato una mozione per dire 'no' all'eventuale 'applicazione di protocolli pro-islam negli ospedali liguri' e invitare il sistema sanitario ad attenersi alle linee guida nazionali del Ministero della Sanità. Sono stati 16 i voti a favore (centrodestra) e 9 i contrari (Pd, M5S, Rete a Sinistra/LiberaMente Liguria e Liguri con Paita) al documento presentato dal capogruppo di FdI Matteo Rosso. Come premessa l'assessore regionale alla Sanità Sonia Viale ha ribadito che la Giunta Toti non ha mai ipotizzato l'introduzione di protocolli ad hoc per le singole fedi religiose nel sistema sanitario regionale. "Non esistono protocolli pro-islam, è un fatto creato dal consigliere Rosso", interviene il capogruppo Pd Giovanni Lunardon definendo il proponente "islamofobico". "Al massimo sono cristianofilo", replica Rosso. "Nessuno mette in discussione il principio universalistico di erogazione del servizio sanitario nazionale - interviene il consigliere Valter Ferrando (Pd) - per una donna che ha un cancro alla mammella non conta niente la scelta del medico se applicare una protesi equina, o suina, che costano uguale". "Secondo la sinistra abbiamo la discriminazione tatuata sul petto - dichiara il capogruppo di Forza Italia Angelo Vaccarezza - per la sinistra l'unico pericolo è il rischio di un ritorno della marcia su Roma, invece il nostro voto vuole ribadire che individuiamo un potenziale rischio e vogliamo intervenire". Il consigliere Sergio Rossetti (Pd) è uscito dall'aula al momento del voto per "non finire nella classifica dei pro e contro l'islam stilata su facebook da Rosso".
   

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