"E' uno spot elettorale in vista
dell'11 giugno, solo il 3,9% delle case popolari presenti in
Liguria sono assegnate a stranieri, il 95% a italiani e l'1% a
cittadini comunitari, stiamo parlando del nulla". Così il
consigliere regionale del Pd Giovanni Lunardon definisce la
riforma della legge regionale per l'assegnazione delle case
popolari approvata oggi pomeriggio in aula dal centrodestra con
l'obiettivo di mettere 'prima gli italiani' nelle graduatorie
per le assegnazioni.
"Un'inutile discriminazione delle fasce deboli, - la
definisce Francesco Battistini (Rete a Sinistra-Libera-Mente
Liguria) - la vostra riforma mette ai margini della società le
persone deboli, italiani compresi che per accedere dovranno
essere residenti da almeno cinque anni nello stesso bacino
infracomunale, senza prevedere una nuova casa popolare".
"Mancano più di 8.000 case popolari in Liguria e la Giunta Toti
non ne prevede nemmeno una", denuncia Andrea Melis (M5S).
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